Vomitare profonde parole di saggezza durante una pandemia allontana inevitabilmente dal buonsenso. Non tanto
per le parole quanto per il vomito.
Eviterò quindi di farlo specialmente in questo tempo in cui bisogna stare lontano almeno un metro da ogni essere umano
che ci circonda.
Non possiamo avvicinarci per nessun motivo a quello che noi chiamiamo il nostro diretto interlocutore,
il nostro parente più affettuoso o il nostro più caro amico.
Questa è la finzione di oggi. Stiamo vivendo
la farsa, la commedia o la fiction che vedevamo nei film cosiddetti disaster movie.
Ci stiamo adattando, quasi abituando a vivere lontani gli uni dagli altri
indossando mascherine, guanti usa e getta, lavandoci e disinfettandoci di continuo. Come in un film, appunto.
Ve lo sareste mai immaginati di vivere nel bel mezzo di una pandemia controllata, formale, educata,
ben organizzata? Pensate se da ragazzini vi avessero imposto di non uscire. Cosa avreste fatto? Avreste letto
qualche libricino illustrato,
giocato a qualche gioco di legno, con le biglie, con qualche pallina di carta rimediata, avreste visto senza
dubbio una televisione a tempo poiché allora non c'erano trecento canali h24. Avremmo preso qualche modellino
fantasticando per ore possibili scenari futuristici. Non ci sarebbe però stato lo Smart Working, le email e tutta
la tecnologia del caso. La dico in maniera brutale: i nostri adulti non avrebbero lavorato.
Oggi no. Oggi tutto è possibile. Abbiamo tutto ciò che ci serve. La necessità legata al nostro tempo. Potrei dire che
pure un tempo eravamo in possesso di tutto il necessario. Siamo ben organizzati. Quando c'è il massimo pessimismo
del "si stava meglio una volta" ci si organizza per vivere meglio ma attenzione, il tempo è relativo. Nel nuovo millennio
si stava meglio negli ottanta, negli ottanta nei sessanta e via dicendo.
L'uomo è quindi fatto di necessità. Mater artium necessitas, dicono i latini: la necessità è la madre delle abilità.
La necessità aguzza
l'ingegno ci insegnano i nostri nonni. Gli inglesi invece ci dicono che la necessità è la madre delle invenzioni: Necessity is the Mother of Invention.
Cari miei umili lettori, il caso e la volontà fanno a cazzotti nell'umana specie.
Il mondo tornerà ad essere quello che era? Non lo so, non ho una risposta certa. Questo dipenderà però dalla nostra volontà,
dal nostro grado di osservazione, dal nostro punto di vista.
Siamo in mano a molti studiosi interessati alle questioni filosofiche suscitate dalla fisica quantistica e dalle scienze.
Spero di tornare quindi ad avere una visione filosofica della natura della vita e
del ruolo dell’uomo nell’universo.
Torneremo. Torneremo ad avere un destino senza una certa visione scaramantica
che ha la religione.
Il mondo che era nostro
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